Cultura ed integrazione

Nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 1989 e nella Carta europea dei diritti del fanciullo varata dal Parlamento Europeo nel 1992, viene citato il diritto del Bambino a partecipare alla vita culturale e artistica.

In particolare nell’articolo 31 della Convenzione Onu si afferma che “1- Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica. 2- Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.

I punti 8.27 e 8.28 Carta europea dei diritti del fanciullo recitano:
“ogni fanciullo ha il diritto di sviluppare la propria cultura, praticare la propria religione o le proprie credenze e utilizzare la propria lingua”;
“ogni fanciullo ha diritto al riposo, al gioco, alla partecipazione volontaria ad attività sportive; deve poter fruire inoltre di attività sociali, culturali e artistiche”;
Dalla sua fondazione avvenuta nel 2007, prima ancora di richiedere la qualifica di ONLUS (2010), l’associazione si è fatta promotrice di svariati eventi e manifestazioni per la promozione della cultura, con la partecipazione dei bambini del quartiere e delle loro famiglie (concerti, reading, performance teatrali, dimostrazioni di danze etniche, presentazioni di libri, momenti di pittura collettiva, promozione di luoghi di interesse storico e naturalistico, etc.)

Nel 2014 è iniziato il progetto “UN LIBRO per FAMIGLIA” con la finalità di promuovere la capacità ed il desiderio della lettura come caposaldo del patrimonio e della coscienza collettiva. MIRADOIS ONLUS intende infatti rilanciare con forza il ruolo della LETTURA e del LIBRO, focalizzandosi su aspetti quali l’accessabilità, l’inclusività delle differenze, la rigenerazione e coesione sociale e la cittadinanza attiva, senza tralasciare il ruolo, nella lettura, dell’innovazione tecnologica e di internet.