SPORT

Il gioco è la fase più alta dello sviluppo infantile…è la più pura e la più spirituale delle attività umane in questo stadio evolutivo.” (Friedrich Froebel).

Dal 2009, con la realizzazione e manutenzione del Campetto sportivo polifunzionale e con l’acquisto delle attrezzature necessarie, MIRADOIS ONLUS persegue le sue finalità di sostegno alla pratica sportiva per le categorie di giovani più a rischio, inclusi i bambini della casa famiglia di Sant’Antonio a Miradois. Dal 2014 oltre al calcetto è iniziata anche l’attività di ginnastica artistica indirizzata alle bambine, che ha riscosso un grande successo. Grazie ad una collaborazione con la Fondazione Cannavaro Ferrara, sono stati installati anche due canestri da basket.

Di recente da una collaborazione con il Centro “La Tenda” Onlus è nato il progetto “Capoeré Napoli“, iniziato nel 2014, proseguirà nel 2015.

Con il progetto “Capoeré Napoli” si intende offrire un’opportunità ludico-sportiva e culturale ad un gruppo di bambini svantaggiati, di età compresa tra gli 8 e 12 anni, che vivono nell’area napoletana della Sanità/Miracoli, municipalità San Carlo all’Arena, al fine di accresce l’inclusione sociale, alleviare il disagio sociale e contribuire positivamente alla loro formazione. Infatti nell’area interessata oltre la scuola, che non sempre viene frequentata con assiduità e profitto, non esistono di fatto alternative alla strada ed al degrado socio-cultuale che ciò comporta. Oltre al suo valore civico, sociale ed educativo, l’idea aggiunge altre valenze: l’avvicinamento alla danza ed alla musica, la scoperta ed il confronto con la cultura e la tradizione di un altro Paese (il Brasile), offrendo nuove opportunità di scambio culturale ed accrescendo la consapevolezza dell’ “altro da se”, molto carente nell’area interessata o comunque, se presente, non accostata a valori positivi ma a valori che trascendono in forme più o meno accentuate di intolleranza/razzismo, specie verso gli immigrati stranieri (filippini, indiani, ucraini, moldavi, domenicani, etc.) che da circa un decennio hanno popolato in modo crescente l’area interessata.